domenica 9 dicembre 2012

Depressione: riprendersi i sogni e le volontà!




Il primo passo per ottenere dalla vita le cose che volete, è decidere cosa volete.
- Ben Stein-

Se avete provato a concedervi i vostri pensieri e le vostre emozioni "negative" e i vostri pensieri ansiosi e di paura quotidianamente, vi sarete resi conto che con il passare dei giorni la voglia di concentrarvi solo sui lati spiacevoli di voi e della vita andava diminuendo e probabilmente in voi sarà cominciata a scattare una molla emotiva e non solo razionale: la voglia di essere felici. Se vi siete concessi con dolcezza i vostri pensieri finora evitati, vi sarete resi cono che il pensiero razionale volontario sta tornando ad essere uno strumento che funziona per indirizzare la vostra vita. A questi punto è necessario mettersi ancora con più impegno al timone di voi stessi e guidarvi verso una vita soddisfacente. Facciamo il punto della situazione e vediamo come procedere al meglio.

La prima cosa che molti chiedono è "che cosa devo fare per stare bene?". Notare che questa domanda ha insito un paradosso, come si può fare qualcosa per dovere imposto che faccia stare bene? Ovviamente è impossibile. Non si può cercare la risposta nel "devo", ma nella volontà, nel voglio, che è legato ai propri sogni. Molte persone che sono cadute in depressione hanno smesso volontariamente di sognare, di immaginare, poiché hanno visto fallire le loro aspettative, i loro sogni non si sono realizzati e si sono trovati a dover scegliere delle cose che non avrebbero voluto. La conseguenza è un pensiero di impotenza, di non poter fare altro che subire la vita. Ovviamente anche questo pensiero va concesso, va sfogato assieme agli altri e bisogna lasciarsi lo spazio per legittimarsi: è vero, la vita ha portato a dover rinunciare a certi sogni e la delusione che ne deriva è umana e comprensibile. Per tutti è così, nessuno ha mai realizzato tutti i suoi sogni, ce ne saranno sempre alcuni realizzabili e altri invece a cui dovremo rinunciare. La delusione arriva, va messa in conto, ma se lasciata sfogare  passa e il nostro stato emotivo torna ad equilibrarsi; se invece cominciamo a mettere in pratica questo pensiero, smettendo volontariamente di sognare e di agire quelle cose che ci fanno stare così bene, o viceversa ci rifiutiamo di sentire la delusione è chiaro che la depressione prenderà il sopravvento.
Solo quando vi renderete conto che il produrre pensieri razionali volontari influenzerà  di nuovo il vostro stato d'animo, allora potrete passare alla seconda fase!

Prendetevi dieci minuti nella vostra giornata, in un momento in cui non c'è pressione,  procuratevi carta e penna o usate pure anche un word processor di un computer, a vostra discrezione e cominciate a scrivere quello che sognate per la vostra vita, non curandovi del fatto che siano cose realizzabili o meno, non preoccupandosi del fatto se le porterete a termine o no o se sono vere o meno. Date un largo spazio anche a come sareste voi nei vostri sogni, soprattutto a livello emotivo e di comportamento. Datevi il permesso di volare sulle ali della fantasia come facevate da bambini, senza alcuna finalità concreta o razionale, solo per darsi un momento per immaginarsi come sarebbe la vostra vita ideale. Sognatela, immaginatela, scrivetela: ogni cosa che vi piacerebbe va benissimo. Mentre immaginate cosa scrivere portate gli occhi in alto senza fissare alcun punto preciso,  questo aiuta molto a stimolare il pensiero immaginativo.

Es: Sarei vestito bene, con il sorriso sulle labbra, uscirei spesso con i molti amici che ho, sarei una persona ottimista che sa godersi la vita, gioirei della mia casa stupenda arredata in stile moderno, che vivo assieme alla mia compagna/o. Vivrei intensamente ogni cosa, le vacanze, l'amore, l'avventura, mi sentirei come un bambino desideroso di novità e di vita. Andrei in giro per il mondo a visitare paesi e culture, la mia vita sarebbe facile e tranquilla. Sarei rilassato nella mia piscina di casa, perché ho imparato a gestire le preoccupazioni, mi sentirei soddisfatto di me e della mia vita. Etc.

Dopo un po' che avrete preso dimestichezza con questa pratica potrete farlo anche senza l'ausilio della scrittura, sfruttando magari dei momenti morti della giornata, come sui mezzi pubblici, in fila dal dottore o negli uffici. Bastano veramente pochi minuti.

Un altro esercizio simile al precedente, ma complementare, è quello di scrivere invece non tanto ciò che desideriamo, ma ciò che vogliamo. Qualcuno si domanderà: ma ciò che vogliamo non è uguale a ciò che desideriamo? Non del tutto. Il desiderio è qualcosa di astratto, un mero viaggio di fantasia, il voglio si lega di più all'azione  e alla concretezza. Nelle persone depresse sia l'immaginazione che la volontà si sono affievoliti mettendo in pratica pensieri di impotenza, è l'ora di risvegliarli! Le frasi è meglio che siano abbastanza generali e non troppo specifiche e sarebbe bene che riguardassero soprattutto voi, poiché sugli altri spesso (e giustamente) si ha scarso potere.

Es: Io voglio stare bene, io voglio vivere bene la mia vita,  quello che conta è il mio benessere, quello che conta è accettarmi per quello che sono, quello che voglio è essere felice, che io faccia le cose che mi rendono felice. Voglio essere tranquillo e rilassato e godermi la vita, punto e basta, voglio agire per il meglio per me, voglio agire la mia vita al meglio che posso per me, per quello che sento, per quello che voglio, per quello che mi fa star bene, punto e basta.  Scelgo ciò che mi fa stare bene, scelgo di pensare che i  miei pensieri siano giusti per me e che la vita sia rosea, scelgo di pensarlo per me per il mio benessere per vivere bene. Voglio pensare che io sia una grande persona, che il mio carattere sia ottimo e che la mia vita abbia uno scopo, può non essere vero per molti, ma questo è ciò che mi fa stare bene. Penso che i miei pensieri siano meravigliosi e che le mie esperienze siano tutte fantastiche, perché è quello che mi fa stare bene ed io voglio fare quello che mi fa stare bene. Voglio immaginarmi come un partner affettuoso, che fa molti piccoli gesti per l'altro, come un gran lavoratore come una persona che raggiunge i propri obiettivi, voglio impegnarmi giorno per giorno nelle cose che mi fanno stare bene, in quelle cose che riempiono le mie giornate di gioia e felicità, di tenerezza e di dolcezza.  Voglio essere felice perché voglio credere di meritarmelo, voglio credere di meritarmi il meglio da questa vita, perché è l'unico modo per essere felici. Voglio agire in questo modo perché è l'unico modo per essere felice. Voglio credere di essere al sicuro, voglio credere che intorno a me ci siano persone sane, stupende, voglio credere che la mia vita sarà meravigliosa e che me la potrò godere appieno, voglio credere che io sia desiderabile per un posto di lavoro, perché è l'unico modo per essere felice.

Come vi sentite dopo aver scritto una cosa del genere? A questo punto forse vi verranno in mente una serie di cose che potrete fare per portare avanti questi intenti, prendete le cose più piccole e insignificanti, che vi costano meno fatica e mettetele in pratica uno o più al giorno a seconda di come vi sentite, ma non forzate troppo. Mi raccomando, sempre piccoli passi! (Vedi post precedente)


Ciò che dovrete tenere sempre presente è CIO' CHE VI FA STARE BENE. Per esempio se siete convinti di non valere, di trovarvi in un mondo troppo difficile, una volta sfogato questo pensiero a dovere, vi renderete conto che non potete vivere bene portando avanti tali convinzioni. Vero è che la vita vi ha dato delle belle batoste e che il vostro pensiero è legittimo, ma in definitiva seppur legittimo non è un pensiero che vi conduce a vivere bene! Se il vostro obiettivo è stare bene vi renderete conto che l'unica strada è quella di pensare che valete e che la vita sia facile per le vostre capacità. Certo qualcuno può obiettare dicendo: "ma che senso ha credere qualcosa che non è vero al 100%?". Ma che senso ha invece consumare la propria vita credendo che tutto sia sbagliato, difficile e pauroso? Non c'è altro modo per essere felici che scegliere di voler credere che tutto della vita, il proprio passato, le proprie scelte, le proprie emozioni, le batoste, siano qualcosa di positivo. In realtà non abbiamo una grande scelta, se si sceglie di credere nel tutto negativo vivremo male, se scegliamo di credere in cose positive che ci fanno stare bene allora ritroveremo il nostro equilibrio. Voler vivere il positivo non significa eliminare il negativo, significa solo accettarlo come una fonte di crescita ma ci dobbiamo ricordare al contempo che ci meritiamo di scegliere le cose e le perone che ci fanno stare bene. Ogni scelta è giusta se ci porta a stare bene. 

Mi preme di ripetere, e lo so sono noioso, di non lottare mai contro il negativo, non cercate di cambiare i vostri pensieri negativi con la forza di volontà, ma lasciateli solo sfogare senza metterli in pratica. Dopodiché vi potrete concedere questi pensieri positivi intenzionali, non per soppiantare il negativo, ma per affiancarlo. Ogni conflitto con sé stessi è solo causa di malesseri, ricordatevelo sempre.

L'equilibrio comunque è sempre indispensabile. Queste flebo di buoni pensieri sono indispensabili alle persone in depressione, per equilibrare il loro stato emotivo, poiché in genere queste persone hanno scelto soprattutto il dovere ed è per questo che ora si ritrovano a stare così male.

Per coloro che invece hanno sempre scelto soprattutto il piacere, un po' di dovere non può che giovare, per non cadere nell'eccesso opposto. Ogni eccesso alla fine non fa star bene: anche coloro che hanno scelto l'edonismo, si renderanno conto che la loro vita non può funzionare se non imparano a prendersi dei doveri.

Grazie a tutti!!

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