sabato 13 aprile 2013

Realtà o realtà costruita? Le profezie "autoavveranti e autosmentite"





Non esiste una realtà vera, ma tante realtà quante se ne possono inventare

- Oscar WIlde -



Perchè una realtà non ci fu data e non c'è; ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere; e non sarà mai una per sempre, ma di continuo e infinitamente immutabile

- Luigi Pirandello -

Come mai alcune persone riescono a cogliere dei lati della vita che noi non riusciamo a vedere e viceversa altri non riescono a vedere cose che a noi paiono lampanti? La risposta è di millenaria coscienza per la storia della filosofia: ciascuno di noi si crea una realtà attraverso un "autoinganno", il quale però è assolutamente inevitabile.  Una realtà concreta esiste, ma è sempre modellata da un ordine di idee e di mezzi. Anche la scienza stessa si basa sulle attuali tecnologie possibili: le onde che si propagano attraverso l'aria e permettono di riceve segnali e dati, "erano una realtà che non esisteva", fino ad un secolo fa, poi grazie all'invenzione di strumenti che reagiscono a questo tipo di onde, è stato possibile il loro utilizzo e sono divenuti una realtà. Lo erano anche prima, ma noi lo ignoravamo. Ne consegue che la realtà in quanto tale non può essere conosciuta se non con il filtro di un osservatore che interpreta ciò che vede in base a ciò che già conosce e riconosce come verità.
http://blog.miglioriamo.it/wp-content/uploads/2010/01/sensi-di-colpa.jpg 

A livello mentale allora tutto ciò che sono le mie convinzioni, pregiudizi e il background culturale, influenzeranno l'opinione che mi faccio di una certa cosa: non si tratta di un dato oggettivo ma di una realtà costruita! Si pensi allo spinoso argomento della morale: quanto ideologie religiose e di perbenisti hanno influenzato il nostro modo di vivere? Perché per esempio dover coprire certe parti del corpo? Quale realtà inventata c'è stata costruita sopra? Eppure la natura ci ha fatto in questo modo, perché dovremmo vergognarci, nasconderci? Tuttavia se vedessimo girare uno nudo per strada credo che ci scandalizzeremo in molti e lo giudicheremmo come uno non molto in senno e verrebbe subito fermato dalle forze di polizia. Eppure che cosa stava facendo di male oggettivamente? Faceva violenza a qualcuno? Limitava la libertà degli altri? No, semplicemente non aveva vestiti addosso, era come la natura lo ha creato, ma un ordine di idee diviene una sovrastruttura imperante sulla quale la realtà si modella, anziché avvenire il contrario.

L'argomento è molto ampio e non intendo soffermarmi su come si costruiscono le opinioni, stereotipi o pregiudizi, basti dire che, soprattutto in quest'epoca riceviamo una serie di informazioni veramente alta attraverso i vari canali mediatici e le varie persone, se le considerassimo tutte usciremmo veramente di testa. Tuttavia operiamo una selezione. Accade anche che si creino conflittualità di pensiero e grossi dubbi proprio a causa del bombardamento di informazioni, ma sui conflitti e dubbi rimando agli altri vari post in cui l'argomento è trattato con più largo respiro.

Tornando alla creazione della realtà: la convinzione che qualcosa si verificherà nella vita, farà in modo che questa convinzione si compia e si concretizzi e questo può avvenire sia in senso costruttivo che distruttivo. Se una persona, ad esempio, è convinta di non essere attraente, si comporterà in modo da risultare veramente non attraente, magari lasciandosi andare all'incuria, isolandosi, evitando di dichiararsi quando si sente attratta da qualcuno o irritandosi appena si parla di bellezza fisica. Ne consegue che avrà creato attorno a sé la conferma che è veramente non attraente poiché le persone tenderanno ad allontanarsi e la persona allora potrà dire: "ecco la conferma che non sono attraente", non rendendosi conto che sta costruendo con le sue stesse mani questa realtà, con le sue azioni, prima che con le sue convinzioni.

Prendiamo invece questo esempio tratto dal libro Zero paranoie, di Fabio Gherardelli (Mondadori, 2012). Un ragazzo molto timido si reca da un mago veggente per sapere se mai arriverà una persona giusta per una relazione d'amore nel suo futuro. Il mago riceve il ragazzo in un ambiente molto suggestivo creato appositamente e, dopo la consultazione di sfere di cristallo e carte premonitrici, afferma che senza ombra di dubbio le previsioni dicono che lui incontrerà la persona con la quale si sposerà nel corso dei prossimi tre anni. Il giovane anche se non crede troppo nella cartomanzia si augura che questa previsione sia vera, così sperando che questo accada sul serio comincia a mettersi in moto: frequenta locali pieni di gente, cosa che prima non faceva, quando conosce belle ragazze si interroga : e se fosse lei quella giusta? Così si fa coraggio e le invita ad uscire con lui, alcune rifiutano, ma altre accettano. Finendo sul serio per trovare quella giusta.

Se il mago avesse detto lui che non l'avrebbe mai trovata, pensate che il timido ragazzo si sarebbe lanciato in questa ricerca? Forse no o sicuramente con meno vigore! Il merito ovviamente non va al mago ma al ragazzo che ha saputo andarsi a prendere ciò che cercava. Ma il potere di tale profezia è servito sicuramente da spinta alla sua realizzazione. Ecco che agire "come se" una cosa fosse vera, la fa avverare! (Vedi il post sul "come se")

Detta con Goethe: " Se tratti una persona come se fosse ciò che dovrebbe e potrebbe essere, diventerà ciò che dovrebbe e potrebbe essere". Non c'è bisogno di usare parole, solo l'atteggiamento di una persona verso l'altra ne influenza significativamente il comportamento di risposta.

Attenzione, questo procedimento funziona sia con la realtà esterna che con la realtà interna! Se io sono convinto che le mie idee siano inadeguate e comincio di conseguenza a reprimere e cercare di cambiare la mia spontaneità, quale immaginate che sia il risultato? Otterrò di sentirmi adeguato o mi sentirò ancora di più inadeguato e bloccato?

Chi inizia la giornata dicendo che sarà una giornata orribile, probabilmente farà in modo che questo si concretizzi, perché è facile che quella persona si porrà nelle cose con nervosismo, intolleranza e umor nero, facendo in modo che anche gli altri abbiano una risposta sui toni di questa modalità!



La mente è poi così brava da fare in modo che se anche la profezia non si avverasse, sarebbe vera comunque! Eh sì cari lettori, queste convinzioni non solo si autoalimentano con le conferme, ma anche le smentite stesse diventano conferme! Come è possibile questo? Ancora grazie ad un sapiente uso degli autoinganni e a quella che Festinger chiama dissonanza cognitiva. Questo appellativo altisonante, detto in parole povere altro non è che quel meccanismo che fa interpretare la realtà avvalorando le nostre convinzioni, per non mettere in crisi il nostro ordine di idee costituito. Un esempio celebre è La volpe e l'uva di Fedro: poiché la volpe non riesce a raggiungere l'uva, questa pensa che l'uva deve essere acerba, non mette in crisi le sue idee sulle sue capacità atletiche o sulla sua intelligenza nel problem solving. Questo meccanismo è anche un bene se ci pensate, altrimenti dovremmo essere tutti costantemente in crisi! Tuttavia spesso diviene un problema nella misura in cui la realtà viene fortemente distorta o quando si erige a  barriera, rallentando il cambiamento: impedisce altresì di rendersi conto di ciò che realmente sarebbe bene migliorare. Se la realtà risulta diversa dalla convinzione si trova il modo per aggiustare la realtà, non mettere in dubbio la convinzione! Se un individuo infatti pensa di non essere in grado di socializzare e si ritrova invece a legare con qualche persona, la spiegazione data sarà probabilmente che queste sono eccezioni, dovute alle capacità altrui, non considerando che anche lui stesso ha impiegato forze per far sì che ciò avvenisse. Per cui la sua convinzione è comunque confermata.

Per uno sguardo ulteriore sulla dissonanza cognitiva rimando all'interessante articolo del Dr. GiuseppeSantonocito.

Ma attenzione la qualità della nostra vita non sarà determinata da quanti autoinganni abbiamo, ma dalla loro funzionalità! Come dicevo all'inizio di questo post l'autoinganno è inevitabile e fa parte della vita, ma bisogna imparare ad esserne consapevoli e a gestire quelli che ci sabotano la vita. 


Alcuni tipi di terapie puntano a rendere la persona più consapevole e in genere sono terapie molto lunghe, altre terapie sono più improntate alla soluzione e fanno agire la persona in modo da rendersi consapevole attraverso un'azione diversa dal solito. Ricordiamo che se continuiamo ad agire sempre nello stesso modo, otterremo sempre gli stessi risultati.



Grazie a tutti!

Nessun commento:

Posta un commento