Non esiste una realtà vera, ma tante realtà quante
se ne possono inventare
- Oscar WIlde -
Perchè una realtà non ci fu data e non c'è; ma
dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere; e non sarà mai una per sempre, ma di
continuo e infinitamente immutabile
- Luigi
Pirandello -
Come mai alcune persone riescono
a cogliere dei lati della vita che noi non riusciamo a vedere e viceversa altri
non riescono a vedere cose che a noi paiono lampanti? La risposta è di
millenaria coscienza per la storia della filosofia: ciascuno di noi si crea una realtà attraverso un "autoinganno",
il quale però è assolutamente inevitabile.
Una realtà concreta esiste, ma è sempre modellata da un ordine di idee e
di mezzi. Anche la scienza stessa si basa sulle attuali tecnologie possibili:
le onde che si propagano attraverso l'aria e permettono di riceve segnali e
dati, "erano una realtà che non esisteva", fino ad un secolo fa, poi grazie
all'invenzione di strumenti che reagiscono a questo tipo di onde, è stato possibile
il loro utilizzo e sono divenuti una realtà. Lo erano anche prima, ma noi lo
ignoravamo. Ne consegue che la realtà in
quanto tale non può essere conosciuta se non con il filtro di un osservatore che
interpreta ciò che vede in base a ciò che già conosce e riconosce come verità.
A livello mentale allora tutto
ciò che sono le mie convinzioni, pregiudizi e il background culturale,
influenzeranno l'opinione che mi faccio di una certa cosa: non si tratta di un
dato oggettivo ma di una realtà costruita! Si pensi allo spinoso argomento
della morale: quanto ideologie religiose e di perbenisti hanno influenzato il
nostro modo di vivere? Perché per esempio dover coprire certe parti del corpo?
Quale realtà inventata c'è stata costruita sopra? Eppure la natura ci ha fatto
in questo modo, perché dovremmo vergognarci, nasconderci? Tuttavia se vedessimo
girare uno nudo per strada credo che ci scandalizzeremo in molti e lo
giudicheremmo come uno non molto in senno e verrebbe subito fermato dalle forze
di polizia. Eppure che cosa stava facendo di male oggettivamente? Faceva
violenza a qualcuno? Limitava la libertà degli altri? No, semplicemente non
aveva vestiti addosso, era come la natura lo ha creato, ma un ordine di idee
diviene una sovrastruttura imperante sulla quale la realtà si modella, anziché
avvenire il contrario.
L'argomento è molto ampio e non
intendo soffermarmi su come si costruiscono le opinioni, stereotipi o
pregiudizi, basti dire che, soprattutto in quest'epoca riceviamo una serie di
informazioni veramente alta attraverso i vari canali mediatici e le varie persone,
se le considerassimo tutte usciremmo veramente di testa. Tuttavia operiamo una
selezione. Accade anche che si creino conflittualità di pensiero e grossi dubbi
proprio a causa del bombardamento di informazioni, ma sui conflitti e dubbi
rimando agli altri vari post in cui l'argomento è trattato con più largo
respiro.
Tornando alla creazione della
realtà: la convinzione che qualcosa si
verificherà nella vita, farà in modo che questa convinzione si compia e si
concretizzi e questo può avvenire sia in senso costruttivo che distruttivo.
Se una persona, ad esempio, è convinta di non essere attraente, si comporterà
in modo da risultare veramente non attraente, magari lasciandosi andare
all'incuria, isolandosi, evitando di dichiararsi quando si sente attratta da
qualcuno o irritandosi appena si parla di bellezza fisica. Ne consegue che avrà
creato attorno a sé la conferma che è veramente non attraente poiché le persone
tenderanno ad allontanarsi e la persona allora potrà dire: "ecco la conferma
che non sono attraente", non rendendosi conto che sta costruendo con le
sue stesse mani questa realtà, con le sue azioni, prima che con le sue
convinzioni.
Prendiamo invece questo esempio tratto dal libro Zero paranoie, di Fabio Gherardelli (Mondadori, 2012). Un ragazzo
molto timido si reca da un mago veggente per sapere se mai arriverà una persona
giusta per una relazione d'amore nel suo futuro. Il mago riceve il ragazzo in
un ambiente molto suggestivo creato appositamente e, dopo la consultazione di
sfere di cristallo e carte premonitrici, afferma che senza ombra di dubbio le
previsioni dicono che lui incontrerà la persona con la quale si sposerà nel
corso dei prossimi tre anni. Il giovane anche se non crede troppo nella
cartomanzia si augura che questa previsione sia vera, così sperando che questo
accada sul serio comincia a mettersi in moto: frequenta locali pieni di gente,
cosa che prima non faceva, quando conosce belle ragazze si interroga : e se
fosse lei quella giusta? Così si fa coraggio e le invita ad uscire con lui,
alcune rifiutano, ma altre accettano. Finendo sul serio per trovare quella giusta.
Se il mago avesse detto lui che non l'avrebbe mai trovata, pensate che
il timido ragazzo si sarebbe lanciato in questa ricerca? Forse no o sicuramente
con meno vigore! Il merito ovviamente non va al mago ma al ragazzo che ha
saputo andarsi a prendere ciò che cercava. Ma il potere di tale profezia è
servito sicuramente da spinta alla sua realizzazione. Ecco che agire "come
se" una cosa fosse vera, la fa avverare! (Vedi il post sul "come se")
Detta con Goethe: " Se
tratti una persona come se fosse ciò che dovrebbe e potrebbe essere, diventerà
ciò che dovrebbe e potrebbe essere". Non c'è bisogno di usare parole, solo
l'atteggiamento di una persona verso l'altra ne influenza significativamente il
comportamento di risposta.
Attenzione, questo procedimento
funziona sia con la realtà esterna che con la realtà interna! Se io sono
convinto che le mie idee siano inadeguate e comincio di conseguenza a reprimere
e cercare di cambiare la mia spontaneità, quale immaginate che sia il
risultato? Otterrò di sentirmi adeguato o mi sentirò ancora di più inadeguato e
bloccato?
Chi inizia la giornata dicendo
che sarà una giornata orribile, probabilmente farà in modo che questo si
concretizzi, perché è facile che quella persona si porrà nelle cose con nervosismo,
intolleranza e umor nero, facendo in modo che anche gli altri abbiano una
risposta sui toni di questa modalità!
La mente è poi così brava da fare
in modo che se anche la profezia non si avverasse, sarebbe vera comunque! Eh sì
cari lettori, queste convinzioni non
solo si autoalimentano con le conferme, ma anche le smentite stesse diventano
conferme! Come è possibile questo? Ancora grazie ad un sapiente uso degli autoinganni
e a quella che Festinger chiama dissonanza
cognitiva. Questo appellativo altisonante, detto in parole povere altro non
è che quel meccanismo che fa interpretare la realtà avvalorando le nostre
convinzioni, per non mettere in crisi il nostro ordine di idee costituito. Un
esempio celebre è La volpe e l'uva di
Fedro: poiché la volpe non riesce a raggiungere l'uva, questa pensa che l'uva
deve essere acerba, non mette in crisi le sue idee sulle sue capacità atletiche
o sulla sua intelligenza nel problem
solving. Questo meccanismo è anche un bene se ci pensate, altrimenti
dovremmo essere tutti costantemente in crisi! Tuttavia spesso diviene un
problema nella misura in cui la realtà viene fortemente distorta o quando si
erige a barriera, rallentando il
cambiamento: impedisce altresì di rendersi conto di ciò che realmente sarebbe
bene migliorare. Se la realtà risulta diversa dalla convinzione si trova il
modo per aggiustare la realtà, non mettere in dubbio la convinzione! Se un
individuo infatti pensa di non essere in grado di socializzare e si ritrova
invece a legare con qualche persona, la spiegazione data sarà probabilmente che
queste sono eccezioni, dovute alle capacità altrui, non considerando che anche
lui stesso ha impiegato forze per far sì che ciò avvenisse. Per cui la sua
convinzione è comunque confermata.
Per uno sguardo ulteriore sulla
dissonanza cognitiva rimando all'interessante articolo del Dr. GiuseppeSantonocito.
Ma attenzione la qualità della
nostra vita non sarà determinata da quanti autoinganni abbiamo, ma dalla loro
funzionalità! Come dicevo all'inizio di questo post l'autoinganno è inevitabile
e fa parte della vita, ma bisogna imparare ad esserne consapevoli e a gestire
quelli che ci sabotano la vita.
Alcuni tipi di terapie puntano a
rendere la persona più consapevole e in genere sono terapie molto lunghe, altre
terapie sono più improntate alla soluzione e fanno agire la persona in modo da
rendersi consapevole attraverso un'azione diversa dal solito. Ricordiamo che se continuiamo ad agire sempre nello stesso modo,
otterremo sempre gli stessi risultati.
Grazie a tutti!
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