Siccome ho molta fretta di arrivare, vado molto piano
-Napoleone Bonaparte-
Quando si intraprende un cammino
di crescita personale, o anche quando semplicemente si vuole migliorare qualche
aspetto di sé, la prima cosa fondamentale da tenere in considerazione è la
gradualità. Può sembrare un concetto banale, ma non lo è affatto. In genere o ci
sono le persone che fanno troppo poco e se la prendono con un'esagerata calma e
quelle invece che vorrebbero cambiare subito tutto e si sforzano a perdifiato
per cambiare la situazione. Il primo tipo di persona sicuramente non andrà
verso la risoluzione dei suo problemi, ma il secondo tipo di persona invece
rischia di farsi molto male a livello psicologico. Le persone si meravigliano
quando si ritrovano ad avere problemi dopo essersi sforzate di cambiare:
"Io volevo solo cambiare, perché mi è successo questo?".
Pensate al corpo, un corpo non
allenato può reggere i ritmi di persone invece che si allenano tutti i giorni
da anni? Ovviamente no, se l'allenamento non è graduale il rischio è di farsi
molto male. La stessa cosa capita a livello psicologico, se avete portato
avanti un comportamento per molti anni, pretendere da sé stessi di cambiare in
pochi giorni è cosa assolutamente folle. Alcune persone riescono meglio a
cambiare atteggiamento in poco tempo, ma queste sono evidentemente molto abituate
a farlo da anni e il loro atteggiamento mentale è molto flessibile.
La stabilità e cambiamento sono indispensabili
l'uno all'altra. Non esiste giorno senza la notte così non esiste il
cambiamento senza la stabilità: in natura non esiste la stabilità assoluta o il
cambiamento assoluto.
Ma un sistema psicologico
sollecitato troppo pesantamente o troppo prematuramente rischia di andare a
pezzi ed è questo quello che succede a quelle persone che sono spinte a
cambiare in modo troppo repentino.
Il metodo a mio avviso migliore è
quello di fare una lista delle possibili cose che potremmo fare per cambiare in
una direzione e scegliere di fare la più piccola e accessibile cosa che ci
venga in mente. Se ogni giorno mettiamo in pratica un piccolo passo, ci
troveremo dopo non molto ad aver percorso molta strada senza troppo stress. Se
invece ci lasciamo prendere la mano e vogliamo fare il passo più lungo della
gamba il rischio è solo quello di farci male. Spesso è controproducente avere
fretta di arrivare al traguardo, come diceva Martin Luther King: "Salite il primo gradino con fiducia. Non
occorre vedere tutta la scala, salite il primo gradino". Non ascoltate
quelli che dicono che puoi cambiare la tua vita adesso se solo tu lo volessi, è
una menzogna, è un'esca solo per attirare persone a comprare libri o ad andare
a degli incontri. La forza di volontà è necessaria, ma alle giuste dosi,
eccedere in tal senso significa solo cadere in preda dell'ansia e a stati psicologici
molto dolorosi. Fare, ma non strafare. L'equilibrio si raggiunge oscillando da
una parte e dall'altra, non pretendendo di stare perfettamente immobili, è
necessario aggiustare sempre la propria posizione per rimanere in equilibrio,
così come fa un equilibrista.
Se ti dovesse venire l'ansia
di arrivare in fretta, conceditela a livello di pensiero, scrivi e sfogala, ma
non metterla in pratica.
La citazione di Napoleone, che come è noto era un grande stratega, nell'incipit
del post, sta ad indicare che procedendo adagio saremo sicuri di arrivare,
mentre correndo troppo c'è molta probabilità di avere dei problemi e di dover
fermarsi per risolvere quelli prima di poter procedere, con Il risultato così che
sarà arrivato prima quello che è andato con più calma.
Grazie a tutti!
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