martedì 4 dicembre 2012

Vai piano, ma vai!



Siccome ho molta fretta di arrivare, vado molto piano

-Napoleone Bonaparte-

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNfP6R0qdSLcxX2zeDjnO5yDdUXXue6U-6mhRSinJWugodWuDSQPke4gn-1uT9kvi2QD2D51RQMycf76J_2fMSM9G9pLdxLysf971bPwLOs_M25olcYrK2eNx3JCrt6o5ZbrHYsj8vgYQ/s1600/fune.jpgQuando si intraprende un cammino di crescita personale, o anche quando semplicemente si vuole migliorare qualche aspetto di sé, la prima cosa fondamentale da tenere in considerazione è la gradualità. Può sembrare un concetto banale, ma non lo è affatto. In genere o ci sono le persone che fanno troppo poco e se la prendono con un'esagerata calma e quelle invece che vorrebbero cambiare subito tutto e si sforzano a perdifiato per cambiare la situazione. Il primo tipo di persona sicuramente non andrà verso la risoluzione dei suo problemi, ma il secondo tipo di persona invece rischia di farsi molto male a livello psicologico. Le persone si meravigliano quando si ritrovano ad avere problemi dopo essersi sforzate di cambiare: "Io volevo solo cambiare, perché mi è successo questo?". 

Pensate al corpo, un corpo non allenato può reggere i ritmi di persone invece che si allenano tutti i giorni da anni? Ovviamente no, se l'allenamento non è graduale il rischio è di farsi molto male. La stessa cosa capita a livello psicologico, se avete portato avanti un comportamento per molti anni, pretendere da sé stessi di cambiare in pochi giorni è cosa assolutamente folle. Alcune persone riescono meglio a cambiare atteggiamento in poco tempo, ma queste sono evidentemente molto abituate a farlo da anni e il loro atteggiamento mentale è molto flessibile.


La stabilità e cambiamento sono indispensabili l'uno all'altra. Non esiste giorno senza la notte così non esiste il cambiamento senza la stabilità: in natura non esiste la stabilità assoluta o il cambiamento assoluto.

Ma un sistema psicologico sollecitato troppo pesantamente o troppo prematuramente rischia di andare a pezzi ed è questo quello che succede a quelle persone che sono spinte a cambiare in modo troppo repentino. 


Il metodo a mio avviso migliore è quello di fare una lista delle possibili cose che potremmo fare per cambiare in una direzione e scegliere di fare la più piccola e accessibile cosa che ci venga in mente. Se ogni giorno mettiamo in pratica un piccolo passo, ci troveremo dopo non molto ad aver percorso molta strada senza troppo stress. Se invece ci lasciamo prendere la mano e vogliamo fare il passo più lungo della gamba il rischio è solo quello di farci male. Spesso è controproducente avere fretta di arrivare al traguardo, come diceva Martin Luther King: "Salite il primo gradino con fiducia. Non occorre vedere tutta la scala, salite il primo gradino". Non ascoltate quelli che dicono che puoi cambiare la tua vita adesso se solo tu lo volessi, è una menzogna, è un'esca solo per attirare persone a comprare libri o ad andare a degli incontri. La forza di volontà è necessaria, ma alle giuste dosi, eccedere in tal senso significa solo cadere in preda dell'ansia e a stati psicologici molto dolorosi. Fare, ma non strafare. L'equilibrio si raggiunge oscillando da una parte e dall'altra, non pretendendo di stare perfettamente immobili, è necessario aggiustare sempre la propria posizione per rimanere in equilibrio, così come fa un equilibrista. 


Se ti dovesse venire l'ansia di arrivare in fretta, conceditela a livello di pensiero, scrivi e sfogala, ma non metterla in pratica.


La citazione di Napoleone, che come è noto era un grande stratega, nell'incipit del post, sta ad indicare che procedendo adagio saremo sicuri di arrivare, mentre correndo troppo c'è molta probabilità di avere dei problemi e di dover fermarsi per risolvere quelli prima di poter procedere, con Il risultato così che sarà arrivato prima quello che è andato con più calma.


Grazie a tutti!

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